Giochi, rivincita del Comune di Arcene (BG) in Consiglio di Stato: legittimi i limiti orari, ribaltata la sentenza del Tar Lombardia

08/09/2022 –

Arriva in Consiglio di Stato la rivincita del Comune di Arcene (BG) sul caso degli operatori di slot machine, contrari all’ordinanza sindacale con la quale erano stati disposti limiti orari (dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12.30 alle 14.30, e dalle 23 all’1) alle attività di gioco. Come riporta Agipronews, è arrivata oggi la sentenza di Palazzo Spada che ribalta il verdetto del Tar Lombardia – che aveva accolto il ricorso degli operatori – e ripristina la norma. «Il Sindaco è perfettamente legittimato ad adottare ordinanze di regolazione degli orari delle sale gioco», scrive il Collegio della Quinta sezione, sottolineando che l’istruttoria sulla quale si basava il provvedimento «è più che adeguata». Il Tar aveva ritenuto che non sussistesse una situazione di emergenza ludopatia ad Arcene, visto che il basso numero stimato di giocatori patologici. Per il Consiglio di Stato, però, «un’ordinanza sindacale di regolazione degli orari delle sale da gioco non può considerarsi viziata da deficit di istruttoria o di motivazione soltanto perché il numero dei giocatori ludopatici non sia in assoluto elevato, giacché ciò che massimamente va considerato è la tendenza registrata nel periodo considerato». Quest’ultima, da sola, «induce allarme negli enti pubblici preposti alla tutela della salute e giustifica pertanto l’adozione di misure restrittive». La misura adottata era quindi proporzionata allo scopo, dato che «la limitazione oraria mira a contrastare il fenomeno della ludopatia inteso come disturbo psichico» e la scelta del Comune risulta «capace di conseguire l’obiettivo prefissato» con il minor sacrificio possibile per gli operatori.

Nelle prossime settimane sono attese analoghe sentenze anche per gli altri Comuni dell’Ambito di Treviglio che hanno presentato appello al Consiglio di Stato sulla medesima tematica.